Abbiamo visitato la Repubblica Dominicana in dicembre; è stato il primo Natale "fuori porta" lontano da pranzi e cene con parenti e, trovato il coraggio, devo dire che è stata un'esperienza bellissima.
Abbiamo soggiornato al Gran Dominicus in località Bayahibe. L'hotel è molto piacevole, colorato ed immerso nel verde. La spiaggia è bella e lunga, ideale per passeggiate, anche se personalmente me la sarei aspettata più ampia. Ovunque gli ombrelloni sono di paglia intrecciata per ripararsi dagli scrosci d'acqua improvvisi, anche se brevi, tipici della zona caraibica. Il Natale è stato molto particolare; gli animatori hanno organizzato l'arrivo di Babbo Natale su una barca e non sono mancate le renne e la distribuzione dei doni a tutti i bambini.
Abbiamo soggiornato al Gran Dominicus in località Bayahibe. L'hotel è molto piacevole, colorato ed immerso nel verde. La spiaggia è bella e lunga, ideale per passeggiate, anche se personalmente me la sarei aspettata più ampia. Ovunque gli ombrelloni sono di paglia intrecciata per ripararsi dagli scrosci d'acqua improvvisi, anche se brevi, tipici della zona caraibica. Il Natale è stato molto particolare; gli animatori hanno organizzato l'arrivo di Babbo Natale su una barca e non sono mancate le renne e la distribuzione dei doni a tutti i bambini.
Come prima escursione abbiamo scelto Altos de Chavon, a circa 30 minuti di taxi dall'hotel. Altos de Chavon è un villaggio costruito in cima ad una collina sopra al fiume Chavon. Il villaggio è in stile spagnolo del 1500. Il villaggio se pur piccolo, è diventata una meta turistica in quanto qui sono state girate alcune delle scene di film famosi come Apocalipse Now, King Kong e Rambo II. Nonostante la sua fama sia arrivata grazie ad Hollywood, è una visita che consiglio a tutti. La vista è mozzafiato.
Un'altra escursione molto bella è stata quella all'isola di Saona, durata l'intera giornata. Nel tragitto tra Bayahibe e l'isola ci siamo fermati alle piscine naturali dove abbiamo potuto fare il bagno in un'acqua cristallina e camminare tra stelle marine rosse grandissime. Abbiamo potuto anche prenderle in mano, stando bene attenti a tenerle sempre sotto la superficie dell'acqua. L'isola di Saona è una vista indeminticabile, veramente da poster. Un'infinita spiaggia di finissima sabbia bianca, palme a ridosso del mare, acqua cristalline ed enormi conghiglie bianche. La giornata si trascorre passeggiando, lasciandosi cullare dal mare e mangiando aragoste alla griglia all'ombra delle palme.
Per la terza escursione scegliamo una meta culturale, la città di Santo Domingo. Per raggiungerla utilizziamo un taxi con cui ci accordiamo per una tariffa giornaliera; è distante circa due ore di macchina da Bayahibe. Iniziamo la visita della citta dalla zona coloniale dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Girando a piedi per le caratteristiche vi troviamo alcune tra gli edifici spagnoli più antichi di tutto il continente. Il centro del quartiere coloniale è rappresentato dalla Piazza della Cattedrale, al centro della quale c'è una statua di Cristoforo Colombo e dietro la cattedrale di Santa Maria La Menor, prima cattedrale del Nuovo Mondo
iniziata a costruire nel 1500. Degni di onta anche Plaza Colòn, il Panteon Nazionale, la Casa Reale e il Reloj del Sol uno dei pochi orologi solari al mondo risalente al 1753. La visita continua con l'Alcazar del Colon e una passeggiata per Calle Las Damas come facevano le nobildonne e i conquistatores dei tempi di Colombo, i quali camminavano lungo questa via per godere della brezza serale. Dopo il quartiere coloniale, visitiamo il Faro a Colon, moderno monumento in cemento armato dedicato a Cristoforo Colombo. La costruzione è a forma di croce immersa in splendidi giardini e dalla quale si gode un panorama meraviglioso della città. Al suo interno c’è un sacrario dove si dice siano custodite le spoglie del navigatore genovese. Sulla strada del ritorno il taxista ci ha consigliato di fermarci a "Los tres Ojos" dove, all'interno di un enorme grotta, troviamo tre lagune di acque profonde e cristalline; si accede attraverso una scala; l'ultima delle tre lagune è raggiungibile solo con una zattera che attraversa la seconda. Uno spiraglio di luce rompe il buio fitto della grotta e ai nostri occhi si apre uno spettacolo che ha del surreale. Da non perdere!
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