Dopo 28 anni torno in Kenya per la terza volta.
Non e' cambiato molto, la stessa unica strada asfaltata che collega Nairobi a Mombasa, le stesse abitazioni, le stesse persone, gli stessi bambini che sbucano numerosi dal nulla con sulla bocca parole come "capo" oppure "ciao", gli stessi camioncini anni '80, i colori, le strade sterrate, i Beach boys sulle spiagge. La sensazione è quella di avere lasciato questo posto pochissimo tempo fa, o forse di non essermene mai andata.
Con tutti i luoghi da vedere nel mondo, per i quali non ti basterebbe una vita, vi chiederete perché ancora qui ... La risposta e' semplice, desideravo che i miei figli Mathias ed Erica provassero le stesse sensazioni che provai io alla loro età.
La probabilità di vedere una scena come questa è di 1 a 100, ma non scoraggiatevi :-) |
Ho imparato a mie spese che fare un safari non significa entrare in un gigantesco zoo dove vedrai ogni tipo di animale ad ogni angolo; fare un safari significa essere pazienti, saper godere del paesaggio incantevole offerto da chilometri e chilometri di savana lungo le rosse strade sterrate, ascoltare il silenzio unico al mondo quando si spegne il motore del camioncino e, soprattutto, come ogni brava guida dice, avere un gran c..... Eh si perché la garanzia di ritrovarci sul set del "re leone" non ce la darà mai nessuno.
Fonte: Oddee.com |
Mi ritengo fortunata ad avere avuto la mia esperienza di safari al Masai Mara che resta la più bella e grande riserva del Kenya, prolungamento del parco Serengeti in Tanzania. Ci sono delle immagini, degli "scatti" fatti con miei occhi che porterò dentro per tutta la vita ad esempio quando davanti al lago Nakuru, nel silenzio totale, con un battito di mani, vedi un lago di fenicotteri rosa alzarsi in volo lasciando intravedere la superficie dell'acqua, oppure dei pesci che sguazzano in una pozza d'acqua in mezzo al nulla rimasuglio del periodo delle piogge, sei piccoli leoncini che sotto lo sguardo di mamma leonessa giocano con un tronco d'albero abbattuto, un ghepardo che dopo essersi messo in posa per pochi secondi inizia la sua irraggiungibile corsa, e poi zebre, antilopi, iene, ippopotami. Indimenticabili anche le colazioni consumate seduti su di un tronco d'albero intorno al fuoco, o addormentarsi (quasi) con i mille rumori della savana che di notte si amplificano e sembra che qualunque animale si sia dato appuntamento fuori della tua tenda.
Dal secondo safari fatto due anni più tardi all'Amboseli ho il ricordo di due giovani leoni che cacciano una gazzella e poi tranquillamente ne fanno il loro pasto in mezzo all'erba alta.
La meta del nostro safari è lo Tsavo. Abbiamo trascorso due notti presso il Sarova Taita Hills Games Lodge; dall'alto del suo tetto panoramico si copre con gli occhi l'immensità della savana che circonda la struttura, comunicando a pieno la sensazione di essere nel mezzo del nulla. Camere molto carine e accoglienti, personale gentile e disponibile, cibo sopra le aspettative ed una SPA (in realtà una camera attrezzata per massaggi, ma molto piacevole) ad accoglierti al rientro dalle stancanti ore di macchina trascorse su sentieri sterrati.
Il safari è stato organizzato molto bene, con uscite intervallate e in zone diverse della riserva. Abbiamo avuto l'opportunità di vedere sette giovani leoni che si godevano il calare del sole in mezzo all'erba della savana. A questa scena, già di per se indimenticabile, si sono susseguiti giraffe, struzzi e da più lontano elefanti, qualche antilope e un bellissimo sciacallo.
Abbiamo visitato un villaggio, dove abbiamo distribuito quaderni, matite e caramelle grazie alla generosità di due amiche di viaggio Michelle e Marta, arrivate con una borsa piena di cose. Ci è stata data la possibilità di visitare le loro case, di usufruire dei loro bagni (esperienza unica ... ma quando il bisogno chiama ...), di ascoltare le loro abitudini. Ci hanno invitati ad accompagnarli nelle loro danze (incredibile che riescano a tenere questi ritmi per una notte intera in occasione di feste speciali come matrimoni o battesimi).
Sulle colline Taita abbiamo atteso il tramonto in compagnia degli ormai amici kenioti ridendo, condividendo storie, mostrandogli il meraviglioso mondo Apple :-) nel quale venivano immortalate le loro colline o mostrandogli come sarebbe stato stellato il cielo da lì a poche ore grazie ad una delle "apps" disponibili, il tutto con una gran voglia di condivisione di due mondi tanto diversi, ma che hanno comunque qualche cosa da dirsi.
Il giorno nel quale è previsto il nostro rientro a Malindi per trascorrere qualche giorno di mare e relax, la nostra guida ci ha proposto di percorrere i 200 KM che ci separavamo dal mare tagliando lo Tsavo Est, un percorso veramente faticoso, ma che ci ha dato la possibilità di vedere un paesaggio completamente diverso, grazie anche al fiume Galana, e di avere incontri ravvicinati con elefanti, leoni, struzzi, giraffe, zebre e da lontano coccodrilli e ippopotami. Ne è valsa sicuramente la pena, la conclusione perfetta di un esperienza nuovamente unica.
Alcuni consigli:- Pianificate il vostro safari all'inizio del vostro soggiorno in Kenya; non interrompete il soggiorno al mare;
- Lasciate da parte la macchina fotografica ogni tanto e godetevi queste immagini incredibili ad occhio nudo;
- Portate con voi, per quanto possibile, abiti usati, quaderni, matite e pennarelli colorati, caramelle ... saranno sicuramente apprezzati;
Alcune informazioni:
- Tour operator per tutti e tre i soggiorni in Kenya: Francorosso;
- Masai Mara, Lago Nakuru e Amboseli visitate in Agosto, con tempo buono;
- Tsavo visitato in Gennaio, con tempo buono.
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