Cosa ci può essere di meglio, per riprendersi dalle fatiche di un safari, che rilassarsi all’interno di un resort sulle belle spiagge di Malindi.
Abbiamo soggiornato al Tropical Village, uno dei SeaClub del tour operator Francorosso. Il villaggio è molto piccolo, accogliente e soprattutto informale; perfetto per chi non vuole che la sera in villaggio si trasformi in una sfilata di moda (… per farsi vedere da chi poi, mi sono sempre chiesta). Per ben due sere mi sono presentata a cena in tuta da ginnastica (… la stessa) e per le restanti in jeans!
Abbiamo soggiornato al Tropical Village, uno dei SeaClub del tour operator Francorosso. Il villaggio è molto piccolo, accogliente e soprattutto informale; perfetto per chi non vuole che la sera in villaggio si trasformi in una sfilata di moda (… per farsi vedere da chi poi, mi sono sempre chiesta). Per ben due sere mi sono presentata a cena in tuta da ginnastica (… la stessa) e per le restanti in jeans!
Il villaggio ha una hall molto bella, tutta di divani bianchi con wi-fi gratuito e bar fornitissimo a pochi metri. Sempre nella stessa area si trova la reception, la cassa e un carinissimo negozio di souvenir africani; anche se in questo caso vi raccomando di acquistare i prodotti (praticamente gli stessi) nelle bancarelle sulla spiaggia.
Le stanze sono distribuite in bianche palazzine a due piani, tutte con ampio balcone o veranda a seconda che siano a piano terra o al primo piano.
Il ristorante è molto accogliente, la cucina assolutamente sopra le aspettative e i camerieri molto disponibili e gentili; inoltre nonostante il motto africano “pole pole” (piano piano) abbiamo comunque ricevuto un buon servizio.
La spiaggia è fornita di lettini (con materassini) e teli mare; non ci sono ombrelloni, ma delle bellissime palme che riparano dal sole nel caso si preferisca restare al fresco. A gennaio abbiamo trovato circa 30 gradi con un costante venticello molto piacevole.
La spiaggia del villaggio è rialzata per evitare che i tanti “beach boys” e venditori possano raggiungere i clienti. Per quanto riguarda le strutture sportive, non sono di alto livello, ma ci sono comunque due campi da beach volley e un campo da bocce, più diving center per sport aquatici tra cui Kyte surf.
La spiaggia del villaggio è rialzata per evitare che i tanti “beach boys” e venditori possano raggiungere i clienti. Per quanto riguarda le strutture sportive, non sono di alto livello, ma ci sono comunque due campi da beach volley e un campo da bocce, più diving center per sport aquatici tra cui Kyte surf.
L’hotel è fornito anche di una SPA molto bella con palestra, vasche intorno alle quali sono distribuite le cabine massaggio. Offrono un’ampia gamma di servizi a prezzi non proprio modici, ma nemmeno esorbitanti (massaggio singolo di circa un’ora intorno ai 40 Euro).
I lati negativi del villaggio, anche se pochi, sono:
- Una piscina un po’ spoglia, ma comunque pulita e di grandezza adeguata;
- L’area per il tiro con l’arco è meglio venga eliminata, se non ci si mette mano; non ci sono archi, poche frecce, ecc.
- A gennaio, a causa di piogge nel nord del paese e alla marea, il mare davanti al villaggio è color fango, per i detriti portati dal fiume Galana che sfocia pochi metri prima; ovviamente non è colpa di nessuno, ma non è balneabile e bisogna organizzarsi per andare in altre spiagge se si vogliono fare bagni in mare; meglio chiedere bene all’agenzia, se lo scopo del viaggio è galleggiare in acque trasparenti;
- I venditori locali sono veramente insistenti ed è quasi impossibile godersi una passeggiata sulla spiaggia (oltretutto molto bella e lunga) senza essere “accompagnati” da molti di loro; ma anche questo non dipende da nessuno se non dalla cultura locale.
Ci sono diverse escursioni da organizzare e per questo vi consiglio di affidarvi ai Beach Boys, che propongono tariffe più basse e offrono un’organizzazione molto buona. In particolare se vi trovate in questo tratto di mare di Malindi vi consiglio “Geremia” (nella foto).
Geremia ci ha organizzato una bellissima escursione all’atollo di Sardinia 2. Sono venuti a prenderci con il Tuk Tuk in mattinata e ci hanno accompagnato alla barca. Da qui siamo partiti in direzione di Sardinia 2 costeggiando il litorale verso Watamu.
Abbiamo fatto una prima fermata sulla barriera corallina, ci è stato chiesto se volevamo tuffarci, ma nessuno ha accolto l’offerta; non è proprio la barriera corallina del Mar Rosso, eravamo in pieno oceano; comunque appena hanno buttato un po’ di pane nel mare la barca è stata circondata da una miriade di pesci, per lo più blu. Personalmente non approvo questi approcci “turistici” per attirare i pesci, ma posso comprendere il fatto che facciano di tutto pur di rendere il turista contento della sua escursione e che quindi proceda poi con il passaparola.
La seconda fermata è stata all’atollo di Sardinia 2; con la bassa marea nel mezzo delle acque cristalline emerge un lembo di sabbia bianchissima sul quale si può passeggiare, trovare stelle marine, enormi ricci di mare. L’acqua è trasparente e con la sabbia bianca assume proprio le caratteristiche delle bianche spiagge caraibiche. Anche qui siamo stati accolti dai soliti venditori (incredibile arrivano con la loro barchetta dalla spiaggia, e lasciano l’atollo man mano che si alza la marea … sono irriducibili).
I membri del nostro equipaggio si sono messi poi ai fornelli, montando una grande griglia sulla sabbia e iniziando a cuocere aragoste, gamberi e pesce vela che ci hanno servito a volontà accompagnato da riso condito con sugo di pomodoro e cocco. Uno dei pranzi di pesce migliore della mia vita. Al termine del pranzo è arrivato anche il caffè; orribile, ma abbiamo voluto premiare l’imprenditorialità di questo uomo del posto che messo del caffè nel suo termos faceva il giro delle varie barche a chiedere chi volesse concludere il pranzo con il classico caffè; è arrivato fornito di tazzine, zucchero e bacchettine di plastica confezionate.
E’ stata una giornata piacevolissima che raccomando a chiunque si ritrovi nei paraggi.
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